Maurizio Martina: “Il Governo convochi subito il tavolo nazionale per gli allevatori sardi”

All’altezza del bivio per Cardedu i pastori sardi hanno sversato migliaia di litri di latte in strada, Cagliari, 9 febbraio 2019. ANSA/FABIO MURRU

Alle immagini che stiamo vedendo in questi giorni dalle strade della Sardegna, dove i pastori esasperati sono arrivati a rovesciare il latte per chiedere prezzi equi, nessuno può rimanere indifferente.
Come abbiamo costruito una soluzione per il latte vaccino negli anni scorsi, ora il governo deve occuparsi subito di loro, convocandoli immediatamente a un tavolo al ministero.
Vendere sotto i costi di produzione non è accettabile.

Due proposte che rivolgiamo subito al governo sono la creazione di un “Fondo latte ovino” da almeno 25 milioni di euro, come abbiamo fatto noi appunto per il latte bovino negli ultimi anni, e un patto di filiera per il pecorino che parta dai costi di produzione stimati.

Serve un tavolo nazionale da convocare subito e azioni concrete. È un problema complesso, che negli anni scorsi noi abbiamo affrontato. Nel 2017 il prezzo era sceso a 60 centesimi al litro e allora abbiamo compiuto alcune scelte, come gli aiuti diretti agli allevatori e l’introduzione del pegno rotativo che consente ai produttori di avere più facilmente finanziamenti in banca e non trovarsi a svendere il prodotto. Nel 2018 il prezzo alla stalla era risalito a 85 centesimi. Poco, rispetto al prezzo del formaggio che nello stesso periodo era aumentato del 102 per cento. Ora un nuovo crollo.

Bisogna evitare speculazioni e riportare equità. Non solo a parole. Anche perché da un governo che ha dimenticato completamente l’agricoltura e l’allevamento nella legge di bilancio non ci possiamo aspettare molto. Ma noi due proposte operative le facciamo. In attesa che qualcuno a Roma batta un colpo.

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