VOTATA ALL’UNANIMITA’ DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CASOLA LA MOZIONE DI INDIRIZZO SULL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA DEL GESSO NELLA CAVA DI MONTE TONDO

Non c’è salvaguardia dell’ambiente e del territorio senza il lavoro, e quindi senza l’occupazione, il reddito e la possibilità di vivere nei territori montani potendo guardare con fiducia al futuro. Questo è, deve essere, sarà il nostro impegno.Lunedì 18 ottobre, la Regione Emilia-Romagna ha reso pubblico lo studio commissionato mesi fa all’Associazione Temporanea di Imprese Servin Scrl in qualità di mandataria, e StudioSilva Srl di Ravenna, per la “VALUTAZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI, PAESAGGISTICHE E SOCIO-ECONOMICHE IN RELAZIONE AL POSSIBILE PROSEGUIMENTO DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA DEL POLO UNICO REGIONALE DEL GESSO IN LOCALITÀ MONTE TONDO, NEI COMUNI DI RIOLO TERME E CASOLA VALSENIO – PROVINCIA DI RAVENNA”.

Il suddetto non è vincolante poiché trattasi di studio e non di autorizzazione, che ha la finalità – con il coinvolgimento delle parti sociali ed economiche – di delineare i possibili scenari di sfruttamento della cava che le istituzioni locali, Comuni e Provincia, dovranno indicare assumendo come parametri principali e irrinunciabili l’impatto sociale, economico e occupazionale e non solo il parametro naturalistico-ambientale. La tutela del lavoro, dei livelli occupazionali, dell’indotto e il futuro delle comunità è una condizione, un requisito imprescindibile dello scenario finale che si dovrà perseguire attraverso la prosecuzione dell’attività estrattiva e il conseguente ripristino ambientale.

In particolare, si dovrà valutare, la possibilità di un adeguato ampliamento dell’attuale perimetro del PIAE, comunque al di fuori delle aree di protezione generale e ambientale del Parco della Vena del Gesso Romagnola, ovvero in area contigua, per dare continuità all’attività dello stabilimento oltre i 10/15 anni ipotizzati.

Ché solo così si potranno garantire le condizioni che permettano al Gruppo Saint-Gobain Italia di continuare a orientare sempre più la produzione del cartongesso, verso un minore utilizzo di materia prima naturale e il sempre maggiore utilizzo di materiale di recupero, come il cartongesso dismesso.

Obiettivo questo, che presuppone l’organizzazione di un sistema nazionale di raccolta del prodotto dismesso e la possibilità di realizzare a Casola Valsenio un polo, di interesse e dimensione nazionale, per il recupero e l’uso industriale di questo materiale.

L’obiettivo, la preoccupazione che deve animare e orientare l’azione delle istituzioni locali deve essere certamente quella della salvaguardia ambientale e paesaggistica ma queste non possono avvenire senza il lavoro, e quindi l’occupazione, il reddito e la possibilità di vivere nei territori montani potendo guardare con fiducia al futuro. Questo è, deve essere, sarà il nostro impegno.

La presente mozione d’indirizzo, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Casola Valsenio, il 27 ottobre u.s.

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