Pur non sottovalutando le difficoltà oggettive causate dalla pandemia,chiediamo all’Amministrazione Comunale di Brisighella quale sia la sua strategia in merito allo sviluppo turistico.
Non basta dire ci sono problemi drammatici ( Gufo,Terme) che vengono dal passato, che sono questioni di privati, o dichiarare che “l’unica soluzione è lasciare ai privati la possibilità di fare impresa senza aggiungere altra burocrazia, altri lacci e lacciuoli”
Una strategia che viene dal passato era stata tracciata:
– Il Parco della vena del gesso e tutti gli aspetti ambientali e culturali da esso derivati( Parco Carnè,Museo geologico, scavi di Rontana, Convento Osservanza,percorsi)
– Teatro del Gusto ( Pedrini) che legava la cultura ai prodotti agricoli di qualità del territorio
– Il Treno di Dante
– Infine il grandissimo lavoro per rendere attrattivo per nuovi investitori questo territorio. I marchi importanti quali Borgo più bello d’Italia, Bandiera Arancione, Slow Food, Città dell’Olio e Certificazione Emas, accompagnati da una attività di promozione televisiva rilevante.
L’Amministrazione che progetti ha per il futuro turistico di Brisighella? … ha una visione? … un obiettivo? … delle idee? se ci sono sarebbe ora di condividerle con la cittadinanza
Chiediamo che questa problematica poi venga portata anche sul tavolo dell’Unione della Romagna faentina . Perché un buon progetto di rilancio turistico, economico e culturale di Brisighella, è anche un investimento per tutto il territorio faentino.