Il parco Pertini è sempre di più un luogo di incontro e di aggregazione per i giovani e lo sport

Nell’area sono stati da poco terminati i lavori. La soddisfazione del sindaco Nicola Iseppi

In questi anni, anche a seguito della frana che a Casola Valsenio ha causato il crollo di parte del terreno del campo sportivo “E.Nannini”, il parco Pertini ha subito molte trasformazioni: il rinnovo della caserma dei Vigili del Fuoco, la definizione del nuovo campo da basket con la tribuna e il nuovo campo da calcetto.

Nel contempo il parco pubblico è stato oggetto di interventi da parte di Hera, per la necessità di alcuni lavori straordinari che ne hanno inevitabilmente limitato l’accessibilità e l’utilizzo.

A seguito di questi ultimi il Comune di Casola Valsenio ha richiesto al gestore di accollarsi la spesa del rifacimento totale del prato, impianto di irrigazione incluso.

Questi lavori, terminati recentemente, daranno, finalmente, all’area una fisionomia ben definita e ordinata, dedicata allo sport e al tempo libero.

Per l’occasione è stata installata anche la “pump track”, una pista per mountain bike e Bmx, per la quale il comune ha ottenuto un finanziamento dalla legge sui giovani della Regione Emilia-Romagna. La pista è stata scelta in accordo con il Consiglio comunale dei ragazzi ed è posizionata nel terreno del Parco, ma, all’occorrenza, potrà anche essere spostata per eventi.

Concludiamo il mandato – afferma il sindaco Nicola Iseppie con esso anche la nuova configurazione e sistemazione del parco Pertini. Indipendentemente dagli eventi straordinari di questi anni, che ci hanno condizionato, questo spazio aveva comunque bisogno di una propria identità, perché era poco utilizzato dalla cittadinanza e dai ragazzi in particolare”.

Ora” – conclude il Sindaco – il Parco Pertini è uno spazio chiaramente dedicato allo sport e al tempo libero, un’area protetta, ben attrezzata e illuminata. Abbiamo portato a termine queste opere con l’intenzione di coniugare al meglio le esigenze di famiglie e associazioni, adulti e bambini”.

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