Crisi di Governo. La Direzione nazionale PD approva all’unanimità l’odg proposto dal Segretario Nicola Zingaretti

GOVERNO. APPROVATO ALL’UNANIMITÀ L’ORDINE DEL GIORNO DEL SEGRETARIO PD
LUNGO APPLAUSO PER LA RELAZIONE DI ZINGARETTI IN DIREZIONE

Un lungo applauso ha accolto la relazione del segretario PD Nicola Zingaretti in direzione. E’ stato approvato per acclamazione, all’Unanimità, l’ordine del giorno in cui la Direzione “giudica la caduta del governo lo sbocco naturale e necessario del fallimento della
maggioranza gialloverde responsabile di una paralisi dell’economia, di un impoverimento diffuso, un tessuto imprenditoriale ulteriormente provato e di un isolamento senza
precedenti dell’Italia sulla scena europea e internazionale.
Rivolge un appello alle organizzazioni territoriali affinché sviluppino il massimo della mobilitazione e della iniziativa democratica in un passaggio particolarmente delicato per il
futuro del Paese”.
La Direzione “ripone massima fiducia nell’azione del Presidente Mattarella che ringraziamo per l’opera incessante di tutela delle istituzioni e delle procedure democratiche.
Ritiene che in assenza di una chiara e solida maggioranza espressione del Parlamento attuale lo sbocco naturale della crisi siano nuove elezioni. Nel pieno rispetto delle sue prerogative la delegazione del PD indica al capo dello Stato i presupposti sui quali intende concentrare la propria iniziativa per l’avvio di una fase politica nuova e la verifica di un’altra possibile maggioranza parlamentare in questa legislatura:

– L’impegno e l’appartenenza leale all’UE per una Europa profondamente rinnovata, un’Europa dei diritti, delle libertà, della solidarietà e sostenibilità ambientale e sociale, del
rispetto della dignità umana in ogni sua espressione;

– Il pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa incarnata dai valori e dalle regole scolpite nella Carta Costituzionale a partire dalla centralità del Parlamento;

– L’investimento su una diversa stagione della crescita fondata sulla sostenibilità ambientale e su un nuovo modello di sviluppo;

– Una svolta profonda nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori fondata su principi di solidarietà, legalità, sicurezza, nel primato assoluto dei diritti umani, nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali e in una stretta corresponsabilità con le istituzioni e i governi europei;

– Una svolta delle ricette economiche e sociali a segnare da subito un governo di rinnovamento in una chiave redistributiva e di attenzione all’equità sociale, territoriale, generazionale e di genere. In tale logica affrontare le priorità sul fronte lavoro, salute, istruzione, ambiente, giustizia”.

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