Manutenzione e ammodernamento della rete stradale locale. Il Consiglio comunale approva un odg per sollecitare un programma nazionale pluriennale di investimenti

Il Consiglio comunale di Brisighella ha approvato un odg che sollecita gli organi di governo a destinare risorse e finanziamenti per sostenere un piano di investimenti finalizzato alla manutenzione straordinaria della rete stradale locale, con particolare riferimento alle esigenze dei territori collinari e montani.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno, proposto dal Gruppo consiliare di maggioranza, “Insieme per Brisighella”.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BRISIGHELLA
Premesso che
Lo stato Italiano, fra il 2008 e il 2015, si è reso protagonista di una spending review che ha visto coinvolti in modo particolare gli enti locali con una serie di tagli che la Corte dei Conti ha calcolato essere stati pari a circa 40 miliardi di euro, i quali si sono trasformati in maggiori esborsi fiscali o minori servizi per i cittadini, tra i quali hanno subito un grosso taglio la manutenzione della rete viaria locale.

Questo dato è confermato nell’analisi 2017 sullo stato di salute delle strade italiane resa nota dal SITEB (Associazione dei costruttori e manutentori delle strade): il consumo di asfalto – quello che tecnicamente viene chiamato conglomerato bituminoso – ha toccato i minimi storici a fine 2016 (23 mln di tonnellate contro i 45 mln del 2006).

Questa riduzione degli investimenti ha comportato una preoccupante e prolungata fase di stallo delle manutenzioni con l’evidente conseguenza dell’aumento della pericolosità delle nostre strade e l’incremento dei costi necessari al loro ripristino. Va infatti considerato che, in assenza di lavori, il degrado attacca anche gli strati più profondi della sovrastruttura stradale mettendo a rischio le stesse fondazioni.

I due allarmi principali riguardano le strade comunali e le provinciali (130.000 km dei complessivi 600.000 km della rete nazionale). Queste ultime sono quelle maggiormente a “bollino rosso” per l’assenza di risorse economiche degli Enti che ne sono responsabili, come conferma anche la recente minaccia lanciata dal Presidente dell’Unione delle Province Italiane di chiudere le strade a rischio per gli automobilisti. La sbandierata abolizione delle Province e i passi indietro compiuti successivamente hanno lasciato in eredità una situazione che rende impossibile una corretta gestione di queste strade.

Considerato che
Alcuni studi ipotizzano che servirebbero circa 40 miliardi per tappare tutte le buche in Italia e che a livello nazionale e regionale (ANCI, Conferenza Stato Regioni, Governo) nessuno si sta preoccupando di questa grave situazione deficitaria che riguarda la sicurezza di tutti i cittadini.

Non essendo solo un problema del Comune di Brisighella che non ha le risorse proprie necessarie per fronteggiare questa situazione (si sono ipotizzati circa 4 milioni di euro per la sistemazione dell’intera rete viaria comunale brisighellese) perchè come tutti i Comuni soffre di mancanza di risorse ed in più sconta un contesto orografico particolare, con 200 km di rete viaria su 4 vallate e molte di queste con formazione argillosa, che richiede in proporzione spese più elevate di quelle che potrebbero essere necessarie per un Comune piccolo e pianeggiante.

Chiede che
Anci, Conferenza Stato-Regioni e Governo individuino tutte le modalità che ritengono opportune per mettere a disposizione le risorse finanziarie necessarie nella Legge di Bilancio 2019 e così permettere a Comuni e Province di organizzare un programma quinquennale di investimenti per la manutenzione e l’ammodernamento della rete stradale comunale e provinciale. Questi investimenti, oltre a mettere in sicurezza le strade avrebbero anche il desiderato effetto di rilanciare l’economia locale, favorendo la creazione di posti di lavoro e di reddito, così come auspicato da tutti.

Che venga rifinanziato a livello nazionale il fondo della Montagna in maniera congrua da poter aiutare i territori più difficili da gestire dal punto di vista del dissesto idrogeologico.

Inoltre chiede
alla Regione Emilia-Romagna di istituire un fondo di co-finanziamento per le strade bianche vicinali ad uso
pubblico dei comuni montani e parzialmente montani.

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