La torre civica di rete metallica. Il Vice Sindaco Luca Della Godenza racconta l”idea e il progetto

Luca Della Godenza, il Vice Sindaco di Castel Bolognese, ha raccontato ad Antonio Veca del Resto del Carlino, l’idea della ricostruzione della Torre Civica, distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale, con una modalità originale e innovativa secondo il progetto dell’architetto e artista Edoardo Tresoldi.

La notizia è pubblicata su Il Resto del Carlino di oggi, 30 ottobre. Con riferimento alle installazioni realizzate da Tresoldi, – tra cui quella di Siponto in Puglia, dove è stata realizzata la ricostruzione in rete metallica in scala 1:1 dell’antica basilica paleocristiana nello stesso luogo dove sorgeva, che ogni anno attira migliaia di  visitatori – a Castel Bolognese si sta lavorando a un progetto analogo.

“Stiamo cercando di mutuare l’idea di Edoardo Tresoldi in chiava castellana. Con Tresoldi abbiamo sin da subito condiviso la volontà di immaginare qualcosa di nuovo per la nostra cittadina. Quindi è nata l’idea di realizzare un’installazione lì dov’era l’antica torre civica, in piazza Bernardi, proprio dove, dopo il rifacimento dell’area, è stato riprodotto con pavimentazione differente, il perimetro dell’antico manufatto”. E’ quanto afferma il Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Luca Della Godenza.

“La decisione di ospitare un’opera di un così importante artista contemporaneo – dice Della Godenza – viene da una serie di ragionamenti. In primo luogo la torre civica è da sempre il simbolo di Castello anche se nessuno, o quasi, l’ha mai vista. La torre era stata minata nel 1945 dai soldati tedeschi e quindi questa realizzazione rappresenterebbe una sorta di nuovo rinascimento del centro storico e del comune. In seconda analisi l’opera sarà di per sé così attrattiva dal punto di vista turistico che potrebbe dare un’opportunità al nostro territorio con forti ripercussioni per gli operatori commerciali”

A Siponto, dopo l’installazione di Tresoldi, si è passati da poco più di 800 visitatori l’anno agli oltre 250.000 del 2017.

“Credo – continua Della Godenza – che un’opera così d’impatto  di un’artista così quotato possa fare la differenza e far fare a Castel Bolognese il salto in una nuova dimensione, quella del turismo legato all’arte a cui in passato non si sarebbe nemmeno pensato”.

Per quanto riguarda gli aspetti economici, Della Godenza precisa che “la realizzazione artistica è inserita in un progetto di rigenerazione urbana più ampio, a cui abbiamo messo mano partecipando a un bando della Regione Emilia-Romagna, e che prevede, oltre alla realizzazione dell’opera artistica di Tresoldi, anche il recupero e il rifacimento dei portici interni della città. Ora si dovrà aspettare l’esito del bando regionale, atteso per fine novembre”.

 

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