Letta: Esiste un solo diritto, il diritto al futuro che riunifica diritti sociali e civili

Sintesi dell’intervista a Enrico Letta – Massimo Gramellini – Magazine 7 del Corriere della Sera pubblicato il 21 Maggio 2021 in Primo piano

“Enrico stai sereno” è ormai un modo di dire… “Mai nella vita avrei immaginato che una frase rivolta a me sarebbe diventata un idioma della Treccani”.

Lo afferma il segretario del PD Enrico Letta in una intervista al magazine 7 del Corriere della Sera, in cui racconta un aneddoto sulle campanelle: “Me ne regalano di continuo, dal giorno in cui diedi quella di palazzo Chigi a Renzi” e “forse anche all’Italia ogni tanto servirebbe una campanella per obbligarci a cambiare abitudini che facciamo fatica a lasciare”.

Essere richiamato al PD “è stato come per la nomina a premier. Una sorpresa. Il lunedì facevo ancora esami all’università poi i due telefoni sulla cattedra cominciano a illuminarsi. Ci ho messo quattro giorni a decidere se accettare ed ho deciso di sì.

In genere i nostri nonni ebbero una vita sola: stessa casa, stessa città, stesso lavoro. Noi ne abbiamo varie e questa per me è già la terza”. Ed ora, sottolinea, “mi fido, devo farlo. Senza fiducia non c’è politica”.

E spiega il perché del titolo del suo libro-manifesto, ‘Anima e cacciavite’: “Significa coniugare la forza dei progetti con la necessità di sporcarsi d’olio le mani per realizzarli“.
Dote ai 18enni

“Per la dote ai diciottenni sarei disposto a venire a patti anche sulla legge elettorale, a cui tengo molto. Il mio sogno è trattenere i ragazzi italiani in Italia, senza però farli restare in casa con mamma e papà fino a trent’anni. Il problema principale del nostro Paese è che non fa più figli. Ci vuole una dote per i giovani, finanziata con una parte dei proventi della tassa di successione, e un accesso ai mutui-abitazione anche per chi non ha genitori in grado di fornire garanzie”.
Giovani e donne cavalli di battaglia

“In Francia, in Italia e adesso anche a Madrid, la destra ha una donna al vertice, ma dietro soltanto uomini. Io invece nel PD voglio creare le condizioni per una parità vera, che passa dalle aborrite quote rosa perché non c’è altro modo per mettere in condizione le donne di occupare posti che consentano loro di fare esperienza e acquisire capacità di guida”.
La clausola di premialità a favore di aziende che assumono giovani e donne, cambierà l’Italia

“Per me esiste un solo diritto, il diritto al futuro, che riunifica i diritti sociali e quelli civili: sostenibilità, lavoro e identità. Sono contento di avere convinto Draghi a inserire nel piano di rilancio una clausola di premialità a favore delle aziende che assumono giovani e donne – aggiunge -. Erano i giorni in cui Salvini smaniava per spostare il coprifuoco alle 23.

La battaglia di Salvini ha fatto il titolo dei tg e il pieno di like per un giorno. La nostra clausola trasformerà l’Italia nei prossimi dieci anni” e Draghi “lo vedo molto determinato, stimolato intellettualmente e affascinato da questo nuovo impegno. Ci trova gusto. Negli incontri con lui ho sempre da imparare”.
PD, partito delle prossimità

“Basta partito della Ztl, io voglio il partito di Monteverdi Marittimo, il comune della provincia di Pisa più lontano dal capoluogo, dove a vent’anni feci il mio primo comizio da candidato. Persuaso di parlare chissà quanto, fui accolto dal segretario locale così: ‘A te la parola, ma ricordati che noi alle otto si va a cena’. Ecco, l’Italia è fatta di posti come quello: piccoli comuni e comunità montane da rivitalizzare”.

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