Il Pd contro le diffamazioni sulla Rete. Al via le azioni legali

Il Partito democratico mette in campo iniziative e azioni giudiziarie per contrastare le continue e crescenti diffamazioni che ogni giorno è costretto a subire sulla Rete. “È arrivato il momento di dire basta” spiega In una conferenza stampa il capo della segreteria politica Marco Miccoli assieme al vicesegretario del Pd Andrea Orlando. I due esponenti dem denunciano con forza il clima di odio che sta crescendo nei confronti del Partito democratico. Si tratta di diffamazioni sui social partite nei giorni scorsi che in base alle modalità con cui si presentano appaiono chiaramente frutto di un’organizzazione “coordinata” e non spontanea.

Il caso che ha fatto andare su tutte le furie i dem è stata la diffusione di un hashtag diffamatorio su Twitter #pdofili, (lo mostra Miccoli nel corso della conferenza) e una petizione sulla piattaforma change.org che associa il Pd ai peggiori reati, che addirittura chiede le firme per lo scioglimento del partito.

L’escalation dei profili diffamatori è arrivata soprattutto a seguito di due recenti episodi, fa notare Miccoli: “Dopo Sea Wacth e Bibbiano ci sono state una serie di reazioni pilotate, una macchinazione di centinaia di profili probabilmente manovrata. È arrivato il momento di dire basta per due motivi, il primo è quello di garantire un livello qualitativo della democrazia, tutelando il Partito democratico. L’altro aspetto riguarda le conseguenze di violenza che derivano da tutto questo”.

Perché è chiaro che pagine in cui il Pd viene accostato alla pedofilia incitano all’odio. E l’odio, si sa, può sfociare anche in fenomeni di violenza. “Da quando sono partite queste pagine – denuncia ancora Miccoli – ci sono stati già 5 blitz e azioni dimostrative ai danni delle sedi del PD. Anche nella sede nazionale c’è stato il tentativo di un’irruzione da parte di due esponenti di Forza nuova”.

C’è insomma un elemento di preoccupazione che riguarda l’intera comunità democratica. E anche per questo il Pd ha deciso di mettere a disposizione una mail: Segnalazioniweb@partitodemocratico.it, su cui ricevere gli avvisi da tutto il territorio nazionale, “una sorta di centrale su quanto sta avvenendo”. Successivamente verrà messa in piedi anche una pagina web nella quale poter evidenziare i vari profili fake. Anche perché, viene sottolineato, si tratta di un’iniziativa che andrà avanti nel tempo, grazie anche a un gruppo di ragazzi volontari del Pd.

Infine viene messo in evidenza l’aspetto tutto politico, ovvero la responsabilità di quei partiti che hanno cavalcato questa feroce ondata di odio. Miccoli in questo senso mostra una pagina sia del M5s, sia di un leghista, in cui viene dato ampio spazio ai profili che diffamano il Pd.

Oltre ad essere un’iniziativa mediatica, quella di oggi vuole essere quindi una vera e propria iniziativa per far partire una serie di denunce su tre livelli: il primo è quello di mettere al corrente la polizia postale dei vari profili, il secondo è denunciare i partiti e i movimenti che appoggeranno tali ingiurie; fino ad arrivare al terzo livello, ovvero la denuncia dei singoli cittadini che sosterranno con insistenza le offese e le diffamazioni.

Le segnalazioni,si possono fare anche tramite il form sul sito del Pd: https://www.partitodemocratico.it/segnalazioniweb/?fbclid=IwAR2RUxxcpzXrHCB32xU3B4cjvtc_CodVT2-lV6pZO2c7UrUz_pfiZFu98aI

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