Parola d’ordine “sicurezza’: telecamere e controlli di vicinato nel nuovo Patto per la sicurezza urbana

In attuazione del Patto, le parti firmatarie si impegnano a promuovere azioni integrate volte al miglioramento della sicurezza pubblica urbana, attraverso il potenziamento del controllo del territorio

Giornata importante per l’Unione della Romagna Faentina: giovedì 14 giugno presso la Residenza municipale di Faenza è stato infatti sottoscritto il Patto per la sicurezza urbana dei Comuni dell’Unione. L’intesa è stata siglata dal Prefetto di Ravenna Francesco Russo e dai Sindaci dei Comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo, in occasione di una riunione “ad hoc” in terra manfreda del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Nell’occasione erano presenti anche il Questore di Ravenna Rosario Eugenio Russo, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Roberto De Cinti, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Andrea Fiducia, i rappresentanti delle forze dell’ordine locali e il Comandante della Polizia municipale dell’Unione Paolo Ravaioli.
I “Patti per la sicurezza” sono accordi di collaborazione con l’obiettivo di rafforzare le azioni congiunte e sinergiche di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità, nel quadro di una rafforzata cooperazione tra Forze di Polizia, singoli Comuni e Polizia Locale, per rendere effettivo il diritto primario dei cittadini alla sicurezza, componente indispensabile della qualità della vita sociale. Come riconosciuto dal legislatore, nella percezione comune il concetto di sicurezza si è infatti ormai allargato oltre i confini della definizione classica di ordine e sicurezza pubblica legata alla criminalità diffusa e predatoria, per farvi rientrare anche le politiche di inclusione sociale e di rispetto del decoro delle città, che necessitano di una sempre maggiore condivisione degli obiettivi strategici individuati attraverso il confronto all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica insieme a linee sinergiche di azione.

In attuazione del Patto, le parti firmatarie si impegnano perciò a promuovere azioni integrate volte al miglioramento della sicurezza pubblica urbana, attraverso il potenziamento del controllo del territorio e del contrasto dei fenomeni delittuosi e delle criticità urbane, azioni che saranno sviluppate, in una logica di leale collaborazione istituzionale, lungo le direttrici fondamentali, che comprendono in particolare:

  • l’attivazione e implementazione del “controllo di vicinato”, per il coinvolgimento della popolazione in progetti mirati ad aumentare l’attenzione dei cittadini sulle criticità urbane;
  • l’adozione, su tutto il territorio dei Comuni costituenti l’Unione, di un sistema di lettura targhe e di nuove tecnologie, che consente di sviluppare il controllo del territorio attraverso l’analisi dei dati raccolti da sistemi automatici e attraverso la contestuale integrazione con apparati di videosorveglianza, con condivisione della georeferenziazione della posizione delle telecamere per consentire la focalizzazione in parte di queste per ricerca in tempo reale in caso di eventi criminosi;
  • una maggiore interconnessione tra centrali operative e scambio di informazioni per gli aspetti di interesse comune; il potenziamento delle attività di controllo del territorio e dei veicoli circolanti.
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