L’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale sul DDL Zan

Il Consiglio Comunale del Comune di Faenza

 

PREMESSO CHE

 

  • Il dibattito nazionale intorno al disegno di legge “Contrasto della discriminazione o violenza per sesso, genere o disabilità” attualmente in discussione in Senato, evidenzia la necessità di rafforzare la tutela degli individui oggetto di discriminazione e violenza per tali motivi.
  • La libertà di espressione costituisce un valore imprescindibile: per quanto riguarda la libertà da condizionamenti nell’esprimere le proprie opinioni, così come la possibilità di manifestare liberamente il proprio orientamento sessuale. È importante che ogni sforzo sia esperito per costruire percorsi di dialogo, lontano da odio e preconcetti.
  • Il Parlamento Europeo, con la risoluzione del 18 gennaio 2006 avente ad oggetto il fenomeno dell’omofobia, definiva la stessa come “una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo”, proseguendo poi col considerare che “l’omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza”.
  • Risulta particolarmente complesso osservare statisticamente il fenomeno delle aggressioni omofobe, o basate su sesso, genere o disabilità: anche OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, che opera presso il dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale della Polizia criminale) sottolinea la rilevanza del fenomeno dell’under reporting, ovvero la scarsità di denunce, dovuto da un lato alla paura dello stigma associato ancora oggi alle persone LGBT dall’altro alla mancanza di tutele specifiche non essendo riconosciuta una fattispecie di reato.
  • La Regione Emilia-Romagna il 27 luglio 2019 ha approvato una legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere (L.R. 15/2019).

 

CONSIDERATO CHE

 

  • L’art. 3 della Costituzione italiana sancisce che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
  • La libertà di espressione, pensiero e opinione è garantita dalla giurisprudenza, principio sancito in primis dall’articolo 21 della Costituzione italiana. Dall’emanazione della Legge Mancino, la giurisprudenza è stata chiamata ad esprimersi sull’equilibrio tra i suddetti diritti e la tutela della libertà, dignità e sicurezza delle persone vittime di atti discriminatori e violenze.

 

CONSIDERATO INFINE CHE

 

  • Il problema della violenza e delle discriminazioni per motivi di sesso, genere e orientamento sessuale in Italia è reale; risulta necessaria una legge in grado di tutelare compiutamente le vittime e attuare una politica efficace di prevenzione e contrasto ai crimini d’odio, di sostegno alle vittime di violenza e discriminazione, di costruzione di un contesto culturale favorevole al riconoscimento e all’accettazione delle diversità.
  • I temi al centro del dibattito attuale faticano ad essere affrontati con scientificità, obiettività e con interesse per un approfondimento scevro da componenti ideologiche, mentre risulterebbe oltremodo utile che questo dibattito facesse reali passi avanti in una sfera propriamente “politica”. A maggior ragione il legislatore dovrebbe adottare tutte le cautele possibili per tutelare pienamente il diritto di esprimere la propria opinione, al fine di favorire lo sviluppo di una discussione seria.
  • L’odio non si reprime per legge. Il lavoro educativo (su uguaglianza, rispetto delle diversità, intelligenza emotiva, comprensione e accettazione di sé e degli altri), è fondamentale per costruire le basi per una discussione sana e per attuare una efficace prevenzione, ferma restando in ogni caso l’autonomia scolastica nel declinare temi e iniziative.

 

TUTTO CIO’ PREMESSO

 

il Consiglio Comunale del Comune di Faenza

  • auspica che il Parlamento continui il confronto per un disegno di legge che tuteli da discriminazioni e da atti di violenza per motivi collegati al sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità della vittima;
  • impegna il Sindaco e la Giunta a trasmettere il presente atto ai Deputati e Senatori eletti nella nostra circoscrizione, facendosi portavoce della rilevanza dell’approvazione di una proposta di legge su questi temi;
  • impegna altresì il Sindaco e la Giunta a promuovere azioni, in tutte le opportune sedi, volte a favorire l’adozione di norme che tutelino la piena libertà e parità delle persone LGBT, delle donne e dei cittadini disabili.

Faenza 27 maggio 2021

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