“Sotto le coperte non c’è miseria”, sesso e amore nella Romagna popolare. Il nuovo libro di Beppe Sangiorgi

Il 22 ottobre in tutte le librerie, SOTTO LE COPERTE NON C’È MISERIA – Sesso e amore nella Romagna popolare, il nuovo libro dell’autore e giornalista casolano Beppe Sangiorgi, edito dalla Società editrice “Il Ponte Vecchio”.
Il libro, pp 168 in vendita a euro 13.00, contiene un preambolo dello scrittore casolano Cristiano Cavina; la copertina è opera della grafica casolana Elisa Sangiorgi.

Il libro verrà presentato a Casola Valsenio, GIOVEDI 8 NOVEMBRE 2018 nella sala dell’ex Chiesa del Suffragio in Via Giacomo Matteotti.
Questo libro è un viaggio in dialetto tra modi di dire, proverbi, aneddoti, indovinelli e racconti alla scoperta della sessualità pensata, sognata, mitizzata e praticata dai romagnoli di ogni tempo.

Il dialetto ha il potere di addolcire la crudezza dei termini, sia perché capace di indurre il sorriso sia perché cala il lettore in una civiltà di grande naturalezza qual era un tempo, ed in parte anche oggi, la Romagna delle campagne, dei paesi e dei borghi cittadini. Dove le cose venivano chiamate con il loro nome e sesso e amore appartenevano al ciclo naturale della vita.
La lettura di questo libro può essere motivo di divertimento e di conoscenza dei modi di vita amorosi in una Romagna dove la virilità e la sessualità occupavano prepotentemente la mente e il corpo. Come lascia intendere Cristiano Cavina nelle prime righe del Preambolo:
«Il sesso è stato l’unico aspetto della mia educazione di cui si è occupato nonno Gianì, lasciando danni profondi e cicatrici visibili ancora oggi. Non era facile del resto essere all’altezza delle aspettative di un uomo che si vantava pubblicamente dei suoi sette fiammiferi e mezzo di virilità. Fiammiferi svedesi, i sulfanăl, non i Minerva, quelli piccoli. Ho capito fin da piccolo che il sesso doveva essere una faccenda davvero importante».

Ecco l’indice del libro

Preambolo di Cristiano Cavina

Introduzione

I. Una sessualità naturale
1. La naturalezza delle parole; 2. E’ mazapégul; 3. La naturalezza degli atti sessuali; 4. Sotto le coperte non c’era miseria; 5. Nascita di un maschio; 6. Nascita di una femmina.

II. La schiettezza delle romagnole
1. La donna romagnola; 2. Un linguaggio ‘normale’; 3. La forza dell’ironia; 4. Scherzi maneschi; 5. Il libero linguaggio delle romagnole anziane; 6. In tribunale; 7. La difesa della dignità femminile.

III. Qui pro quo
1. L’esperto da bar; 2. Sotto metafora; 3. Fraintendimenti verbali; 4. Gli indovinelli con allusioni sessuali; 5. Varianti d’indovinelli; 6. Gli indovinelli delle donne; 7. Gli indovinelli di don Guatteri; 8. Gli scioglilingua.

IV. Gli amoreggiamenti
1. Il lavoro come occasione d’incontro; 2. Il ballo; 3. I balli di Carnevale; 4. La faṣulêda; 5. L’innamoramento femminile; 6. L’innamoramento maschile; 7. L’amore dei vecchi.

V. Corteggiamento e matrimonio
1. Il corteggiamento; 2. L’amore in casa; 3. I commenti degli amici; 4. Quando l’amore finisce; 5. Mi sposo o non mi sposo?; 6. Le nozze; 7. Vita matrimoniale; 8. Considerazioni sul matrimonio.

VI. Corna e cornuti
1. La paura delle corna; 2. San Martino; 3. Becco e ‘bastonato’; 4. Cornuto e contento; 5. Le corna in tribunale; 6. Ninne nanne.

VII. I patëca e la pataca
1. Vari tipi di pataca; 2. Il pataca esibizionista; 3. Questioni di mutande; 4. La pataca; 5. I casini.

VIII. Pregi e difetti
1. I difetti degli uomini; 2. I pregi degli uomini; 3. I difetti delle donne; 4. I pregi delle donne; 5. I ‘bei’ difetti delle donne.
Epilogo. Le Romagnole

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