Il documento della Federazione di Ravenna all’Assemblea nazionale PD:
L’Italia non può sopportare a lungo un governo populista e di destra, senza che si determino pesanti conseguenze per la vita degli italiani.
Per queste ragioni è necessario creare le condizioni per un alternativa di governo che non può prescindere dalla ricostruzione di un forte Partito Democratico.
Riteniamo che un Congresso, in cui ridiscutere linee politiche e gruppo dirigente, non possa essere rimandato.
Occorre nell’Assemblea nazionale convocata per oggi, indire la fase congressuale che in ogni caso deve essere fatta entro il corrente anno, certamente molto prima delle prossime elezioni europee e amministrative.
Non come occasione per lacerarsi o scontrarsi ma come opportunità per una larga mobilitazione del popolo democratico che prima deve essere coinvolto per stabilire identità e programma del PD come forza di opposizione e successivamente deve essere chiamato a individuare un nuovo gruppo dirigente che questo bagaglio di contenuti, valori e programmi lo porti avanti. Nell’interesse primario del nostro Paese che di un’alternativa ha bisogno.
Noi ci siamo per fare la nostra parte.
Come Segreteria Provinciale proponiamo alla discussione dell’assemblea nazionale questo documento approvato all’unanimità.
Mettiamo a disposizione come tutti i volontari, che hanno valori solidi e radici profonde ma una pazienza che rischia di essere quasi al termine, un’occasione unica come la Festa Nazionale dell’Unità.
Unità che richiama il senso della necessità di superare divisioni per costruire una forza unita e, proprio per questo, più forte e in grado di lottare in maniera più efficace per la difesa della democrazia. Una unità non di facciata o di convenienza, ma vera, che si costruisce con un dibattito serio e profondo su valori, identità e obiettivi.
Un evento che ci aspettiamo come un punto si ripartenza e l’avvio di una stagione nuova e non come il momento di un regolamento di conti o l’analisi della sconfitta.
Ne ha bisogno l’Europa, ne ha necessità l’Italia, ma anche ognuno di noi.
Per questo sollecitiamo l’Assemblea Nazionale e gli organi direttivi nazionali a procedere rapidamente in questa direzione.