Prove tecniche di nuova maggioranza

Il voltafaccia di Forza Italia su Foa segna il ritorno in campo di Berlusconi, nuovo ago della bilancia negli equilibri gialloverdi

Sembrava che tutto fosse finito nel centrodestra e invece la coalizione ora è più unita che mai e si presenterà unita alle prossime regionali. Non a costo zero: l’operazione è partita con l’incontro tra Salvini e Berlusconi e si è conclusa con la riunione dei due insieme a Giorgia Meloni. Non riguarderà certo solo le prossime elezioni, ma anche – e soprattutto – la tv. A Salvini è valsa la vittoria politica su Foa in Rai e a Berlusconi lo stop sul tetto alle pubblicità.
Negli ultimi mesi è successo qualcosa di mai visto prima in Rai: prima l’accettazione del diktat governativo di Foa, poi lo stallo durato un mese e mezzo e infine il secondo ok al giornalista sovranista dopo che il Parlamento aveva detto no. Un voto giudicato illegittimo dall’Fnsi-Usigrai e dall’opposizione (che ora aspetta un intervento dei presidenti Fico e Casellati) e che si è ripetuto identico alla volta precedente: Foa è stato eletto a maggioranza ma con l’astensione del consigliere Riccardo Laganà e il voto contrario della consigliera Rita Borioni. Quest’ultima a inizio seduta ha presentato “formale diffida a procedere all’elezione di Marcello Foa, visti i chiarissimi profili di illegittimità della stessa. Nonostante ciò, il Cda ha deciso di procedere ugualmente. A questo punto mi riservo qualsiasi azione a tutela dell’azienda stessa. La Rai non dovrebbe forzare regole e procedure consolidate per sottostare ai diktat di alcune fazioni politiche”.
In tutta questa operazione folle, Berlusconi ha rappresentato l’ago della bilancia. Dopo il primo ok del Cda, Forza Italia in commissione di Vigilanza Rai non aveva preso parte al voto, bocciando così il nome di Foa. E nonostante ora quello di Forza Italia appaia come un passo indietro sul giornalista sovranista, in realtà l’accordo trovato sulla Rai gioca più a favore di Berlusconi. E rappresenta molto di più; significa un ritorno in grande per il Cavaliere e l’inizio di qualcosa di nuovo nelle dinamiche dello stesso governo gialloverde. Adesso il leader azzurro ha la possibilità di cambiare gli equilibri e di fronte a decisioni importanti il Cavaliere può fare la differenza all’interno di un esecutivo che di fatto non è il suo.
E il tutto nel silenzio assordante dei Cinque Stelle che restano a guardare. La frase pronunciata da Berlusconi uscito dopo il vertice da Palazzo Grazioli è emblematica: “In un futuro non lontano il centrodestra tornerà al governo”. Forse, il centrodestra è già tornato al governo. Lo ha dimostrato cambiando una decisione già presa sulla presidenza Rai e probabilmente continuerà a farlo nei prossimi mesi in altri momenti decisivi. Da fonti azzurre, al vertice con Salvini, Berlusconi sarebbe riuscito a strappare una promessa importante al leader della Lega: Salvini sarebbe pronto a confrontarsi sempre con i propri alleati sulle prossime misure decise dall’esecutivo, a partire dalla flat tax. Insomma se non è un’alleanza di governo, quantomeno è una prova tecnica.

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